Lo Spid è il sistema di identificazione digitale che permette ai cittadini di dialogare online con la Pubblica Amministrazione. Dopo aver attivato lo Spid però, il problema è la gestione.
Infatti, quando si accede ai portali della PA, spesso vengono richiesti ulteriori chiavi d’accesso oltre il nome utente e la password. L’identità digitale surroga a tutti gli effetti la presenza dell’individuo con carta d’identità annessa.
Quindi il sistema di identificazione deve essere certo che si tratti proprio della persona che si dichiara tale. Per cui, per alcuni servizi, è richiesto un iter aggiuntivo.
Il primo livello di sicurezza è richiesto per visitare le pagine personali degli enti della PA, senza effettuare altre operazione. Per il primo livello di sicurezza spid basta l’email e la password definita in fase di registrazione.
Nella maggior parte dei casi per accedere ai servizi è richiesto il livello di sicurezza 2, che consiste, dopo aver digitato email e password, nell’inserimento di un Otp, cioè un numero temporaneo di accesso. Questo può essere inviato via SMS o tramite app.
Il terzo livello, richiesto solo in casi molto particolari, prevede, oltre alle credenziali Spid, l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (es. smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità.
Per ottenere l’Identità Digitale è necessario rivolgersi ad uno dei gestori abilitati da AgID. In base alle proprie esigenze è possibile scegliere diverse modalità di riconoscimento.
E’ possibile recarsi presso gli uffici autorizzati alla verifica della identità personale e al rilascio dello SPID oppure identificarsi tramite Carta di Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi o Firma Digitale.
Se non si dispone dei suddetti Dispositivi è possibile prenotare comodamente online con i gestori autorizzati un appuntamento in video conferenza da PC, Tablet o Smartphone per effettuare il video riconoscimento e ottenere l’attivazione della propria Identità Digitale.
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